domenica 21 marzo 2010

CCP mostra un preview sulla fisica applicata ai vestiti...

Grazie alla tecnologia APEX, messa a punto da nVidia, la società CCP (sviluppatrice, ad esempio, del gioco EVE Online) ha creato un dimostrativo su alcuni vestiti di avatar. E' possibile osservare diversi avatar femminili ed i loro relativi vestiti muoversi con una naturalezza impressionante, sfiorando e salendo scale, muovendosi e ricadendo attratti dalla gravità. Un video da rimirare e forse da contemplare:

sabato 13 marzo 2010

CryEngine 3

Potenza, realismo, perfezione: il livello a cui sono arrivati i moderni motori grafici è incredibile. Questo io voglio, questo io desidero! Godetevi la presentazione del nuovo CryEngine 3 di Crytek:

venerdì 12 marzo 2010

Mondi virtuali che chiudono ed aziende in ristrutturazione: forse la fine di un sogno...

Il momento è sicuramente delicato. Forse è la "crisi" di cui tutti parlano e che ha creato non pochi problemi finanziari ed economici, forse una naturale contrazione del mercato dei mondi virtuali. La realtà che si percepisce è tuttavia la chiusura di troppi mondi virtuali e dei relativi progetti, oltre la ristrutturazione di aziende conosciute come Forterra. Vediamo in un piccolo ricapitolo cosa sta succedendo ed è successo:
  1. Primi di Gennaio 2010: l'annuncio da parte del blog Massively e di altri blog, citando la dichiarazione fatta sul forum ufficiale, della definitiva chiusura di Metaplace. Il sito attuale riporta comunque la notizia dello sviluppo di un futuro nuovo Virtual World di cui, al momento, non si hanno particolari.
  2. Febbario 2010: rimbalza in rete su diversi blog la notizia della vendita da parte di Forterra dell'intera tecnologia da loro sviluppata alla società americana SAIC. Questa informazione è arrivata dopo alcune indiscrezioni sul ridimensionamento della società; qui un ottimo articolo riassuntivo del blog di Opensource Obscure.
  3. Chiusura del Progetto DarkStar e suo conseguente fork.
  4. 9 Marzo 2010: sempre Massively, insieme ad altri blog, riporta la chiusura di There.com Mondo Virtuale molto frequentato dai giovani.
  5. Si addensano nere nuvole di una possibile chiusura sul futuro del Progetto Wonderland, il cui sviluppo e manutenzione sono stati successivamente affidati ad una specifica e neonata Fondazione: http://blogs.projectwonderland.com/2010/03/11/announcing-open-wonderland-update-your-bookmarks/
La domanda da porsi è dunque cosa stia accadendo. Raph Koster, dal suo blog, ha lanciato una provocazione per riflettere su questo tema dal titolo: "Are virtual worlds over?", "I mondi virtuali sono finiti, sono superati?" Devo ammettere che la lettura dell'articolo mi ha riempito di una profonda tristezza. Soprattutto mi ha colpito il disincanto e la grande capacità dell'autore nel sottolineare i veri desideri degli utenti su come essi pensino dovrebbe essere un Mondo Virtuale. La sensazione è quella di aver letto e compreso per la prima volta l'estrema differenza tra i miei sogni ed il reale desiderio degli utenti fruitori dei mondi virtuali. E' una realtà amara e disillusa lontana da quelle "magnifiche sorti e progressive" che la tecnologia del passato ci proponeva, distante dalle descrizioni del Metaverso come luogo-non luogo della suprema simulazione ed interazione. Ma soprattutto quello che più mi abbatte è la piena consapevolezza dell'autore nell'affermare che per modificare tali percezioni e desideri ci vorrebbero tali e tante risorse da rendere il proposito quasi impossibile. Chi vuole in sostanza creare un mondo virtuale di successo deve seguire delle precise e semplici regole, non perdersi dietro al desiderio di creare un Mondo ricreato al computer con cui è possibile interagire con grafica fotorealistica, immersività, condivisione, intelligenza artificiale, etc etc. Si avvera dunque quanto già profetizzato da Edward Castronova che invitava a concentrarsi su quanto gli utenti desiderano, piuttosto che perdersi dietro al sogno della "Realtà Virtuale" perfetta. Scompare il sublime ed irraggiungibile sogno di un MayaVerse, di un un universo simulativo totalmente immersivo e condiviso. Ma i sogni, è risaputo, sono duri a morire....per noi il MayaVerse, il Mondo Virtuale perfetto, iper-realistico, interattivo è ancora una realtà possibile e perfetta, viva e futuribile.

mercoledì 10 marzo 2010

Il Trailer di TRON Legacy...

Eccovi il trailer di TRON Legacy atteso sequel dell'ormai mitico TRON. Un must da vedere per chi è appassionato di Mondi Virtuali!! Eccovi il video:

lunedì 8 marzo 2010

The Saga of Ryzom e la licenza GPL...

Spesso quando sento parlare di programmi "Opensource" o in generale del movimento Opensource percepisco che per alcuni il concetto di Open è associato semplicemente alla parola Gratuito. In realtà il concetto di "sorgente aperto" significa che è appunto disponibile il codice originario del prodotto software che stiamo utilizzando ed è possibile modificarlo seguendo particolari regole legali definite "licenze software". Una delle licenze più famose è la GPL la cui caratteristica principale è quella di essere definita come una "licenza virale": chiunque può modificare il codice sorgente, ma è obbligato a rilasciarlo a sua volta sotto la stessa licenza GPL. Esistono ovviamente numerose e differenti licenze con diverse possibilità tanto che è stato reso necessario creare liste e siti di comparazione delle differenti sfumature legali. Il concetto principale è tuttavia valido e molto interessante, dare l'opportunità a tutti di poter cambiare, modificare, aggiornare, ampliare il software condividendo poi con gli altri il proprio lavoro. Questa idea, che potrà sembrare apparentemente molto semplice, ha dato vita a numerosi software oggi usatissimi supportati da vaste comunità di sviluppatori che si adoperano al continuo miglioramento di un software. Le motivazioni sono ovviamente le più diverse: alcuni lo fanno per semplice passione, altri per lavoro, per studio, per una ricerca magari a livello accademico. Spesso progetti opensource hanno sviluppato da zero intere versioni opensource di applicazioni commerciali, oppure sono nati per le più disparate esigenze. Certamente si tratta di un movimento incredibile che grazie al moltiplicarsi delle competenze informatiche nel mondo può basarsi sul lavoro di migliaia di persone ognuna con le proprie capacità professionali. Chi infatti non è uno sviluppatore potrà magari contribuire scrivendo manuali, tutorial o guide per l'utilizzo, i grafici penseranno alla parte grafica e così via. L'idea dunque è ottima, tuttavia dopo l'entusiasmo iniziale la maggior parte delle persone comincia a domandarsi ed a domandare: "Ok è tutto fantastico, ma io come campo? Chi paga il mio lavoro?". La risposta è semplice e si basa sulla considerazione che l'equazione "Open=Gratis" è del tutto errata e forviante. Come abbiamo già ampiamente dimostrato l'obbligo generale è di rilasciare il sorgente del vostro software, non di non farvelo pagare. Potete benissimo decidere di vendere il vostro software od altre prodotti/servizi connessi con il programma realizzato. Una possibilità è per esempio realizzare un manuale a pagamento che guidi ed illustri come far funzionare il software rilasciato o magari farvi pagare come consulenti. I modi sono praticamente infiniti e molto dipende da cosa offrite. Spesso poter scaricare migliaia di righe di un programma ha soltanto un valore inestimabile per chi ha le capacità di apportare modifiche a quel codice, ma gli utenti possono essere solo interessati all'utilizzo del software, non al suo sviluppo. Se scaricate l'ultimo sorgente XYZ rilasciato sotto licenza GPL, siete contentissimi, ma non capite nulla di compilatori e linker, cosa avete sul vostro Hard-disk? La risposta è semplice: nulla di utile e potrebbe essere un'occasione (giustamente) commerciale/economica per lo sviluppatore che ha trascorso centinaia di ore davanti ad un computer per far funzionare quel particolare calcolo o procedura. In realtà non esiste una ricetta semplice per comprendere come sviluppare, usare, commercializzare un prodotto opensource, ogni caso è particolare, ma il concetto alla sua base è oserei rivoluzionario. Potremmo dunque pensare: qualcuno ha mai sviluppato un MMORPG utilizzando strumenti OpenSource? In un procedente post abbiamo dato una risposta positiva a questa domanda, ma c'e' chi è andato oltre costruendo un intero framework middleware per la creazione di un MMORPG.

L'intero MMORPG Ryzom è stato sviluppato sulla base del framework NeL che è liberamente modificabile sotto licenza GPL. La società che lo ha sviluppato ha rilasciato l'intera suite di cui Ryzom è il miglior frutto. Non a caso leggiamo dal loro sito (link: http://dev.ryzom.com/projects/nel):

"NeL is working on Windows, Linux and Mac under GNU General Public License.

The Ryzom MMORPG is based on NeL framework and is the best example of what you can do with NeL."

Possiamo vedere un esempio di gioco di questo stupendo MMORPG qui di seguito:

sabato 6 marzo 2010

Ma una grafica sbalorditiva è davvero importante in un MMO?

La domanda di questo post potrà sembrare banale, una bella grafica può sembrare sempre un vantaggio per un MMO, ma nella realtà non sempre è così. Spesso quello che attira i giocatori e gli utenti in genere non è tanto una grafica 3D accattivante e fotorealistica, quanto un sistema di gioco ben fatto od un'ambiente coinvolgente o la possibilità di creare contenuti e condividerli. Nel caso ad esempio di SL sono stai fatti molti miglioramenti grafici come ad esempio l'utilizzo della tecnologia WindLight ed altre evoluzioni del motore grafico, si è raggiunto tuttavia un limite intrinseco che non è superabile. Se dunque questa caratteristica viene vista da alcuni come un limite per altri invece non é assolutamente un elemento essenziale. Viceversa chi magari proviene da un MMORPG come Age of Conan basato su tecnologia proprietaria DreamWorld Engine, rimane fortemente deluso di una grafica magari molto stilizzata, con pochi effetti e texture di basso livello.

Il blog Massively ha proposto una domanda analoga ai suoi lettori chiedendo quale grafica abbia catturaro la loro attenzione o li abbia sopresi e le risposte sono state le più diverse. Molti hanno indicato Aion ed Age of Conan come due degli MMORPG con grafica più accattivante e mozzafiato, ma molti si sono comunque schierati dalla parte del famoso World of Warcraft con la sua grafica, secondo quanto riferiscono gli stessi utenti, "fumettosa", "stilizzata", ma gradevole ed apprezzata proprio per questo motivo.

La conclusione che potremmo trarre da queste discussioni è che l'utilizzo delle ultime tecnologie in grafica 3D, siano esse hardware e/o software, sono certamente un qualcosa da desiderare ed ammirare, tuttavia non possono essere ritenuti un elemento essenziale per la riuscita di un MMO. Aiutano certamente a catturare la fantasia e il desiderio degli utenti che si trovano catapultati in un immaginifico mondo, ma un gioco non è solo grafica, molto incide l'interazione sociale, l'ascolto dei desideri di gioco dell'utenza, le dinamiche dello stesso.

Certamente gli sviluppi di Aion 2.0 sono a dir poco sbalorditivi e personalmente rasentano quella perfezione e fotorealismo a cui aspiro. Ma su questo argomento ritorneremo presto vedendo cosa i laboratori di ricerca stanno sfornando, per ora godetevi cosa Aion 2.0 vi riserverà: