sabato 7 febbraio 2015

Letteratura e Mondi Virtuali: due realtà comunicanti...(prima parte)

La letteratura fantascientifica ha spesso anticipato tecnologie del futuro con una buona precisione. Questo è ancora più vero nell'ambito informatico, dove non si è soltanto anticipato i tempi, ma spesso, quanto raccontato, è divenuto persino fonte di ispirazione. Un esempio su tutti si pensi alla fortuna del concetto di "Metaverso".


Il vero nome, Vernor Vinge, 1981

In un futuro non troppo lontano degli hacker si interfacciano con "The Other Plane, TOP" tramite dei sistemi che oggi potremmo definire di "Brain Computer Interface". TOP viene rappresentato come un immenso gioco di ruolo fantasy in cui gli "stregoni" sono coloro che hanno l'abilità di modificare oggetti, entità e regole del sistema attraverso la "magia". Una metafora quanto mai calzante per descrivere la stretta correlazione tra sviluppatori "hacker" ed il mondo del fantasy alla "Signore degli anelli". Legame che si sarebbe poi dimostrato quanto mai valido con l'arrivo di "Ultima On Line"





Neuromante, William Gibson, 1984

Che dire di più:

« Cyberspazio: un'allucinazione vissuta consensualmente ogni giorno da miliardi di operatori legali, in ogni nazione, da bambini a cui vengono insegnati i concetti matematici... Una rappresentazione grafica di dati ricavati dai banchi di ogni computer del sistema umano. Impensabile complessità. Linee di luce allineate nel non-spazio della mente, ammassi e costellazioni di dati. Come le luci di una città, che si allontanano [...]. »



Snow Crash, Neal Shepenson, 1992

Siamo in un futuro distopico governato dalle corporazioni e dalla mafia. Esiste tuttavia un universo parallelo ricreato al computer in cui si muovono avatar (dai più semplici ad i più complessi)  ed agenti AI in cui è possibile ricreare ambientazioni di ogni tipo.










Snow Crash è stato ed è tuttora la fonte principale di ispirazione per la creazione di mondi virtuali a cominciare da Habitat per passare poi all'importantissimo AlphaWorld il cui maggior programmatore aveva preso il nickname per il suo avatar di "Protagonist" come il personaggio principale del romanzo di Sthephenson "Hero Protagonist". Molte delle idee alla base di AlphaWorlds ora ActiveWorlds sono state poi migliorate in SecondLife.